Lettera aperta a Ballarò


Alla redazione tutta

Ero stato contattato dal Vostro Vincenzo Guerrizio per un'intervista da inserire almeno in parte durante la trasmissione del 16.11, ma ho visto che con a disposizione più di un'ora di materiale registrato avete preferito l'intervento di personaggi che avevano probabilmente maggiore richiamo dal punto di vista del pubblico e quindi dell'audience, ma che certamente non hanno qualificato la trasmissione per la qualità degli interventi. Mi associo a quanto detto dal sindaco di Napoli, non si può bastonare senza lasciar parlare e per chi appartiene alla categoria degli appassionati di armi riteniamo sia stato così.

Parlo in particolar modo degli ospiti intervenuti che vera contraddizione in termini girano: con scorte armate e non concepiscono che il singolo possa difendersi in pari modo. E' una questione di dignità e par condicio.

E' stato poi possibile intervenire affermando che il possessore di armi è un elemento a rischio perché in un momento d'ira potrebbe farne uso. Pensi il sig. filosofo ad evitare di avere per mano un semplice coltello, un martello o qualsiasi oggetto atto ad offendere prima di scatenare la sua di furia omicida.

Da parte nostra ci riteniamo da lui offesi in quanto egli generalizza che tutti i possessori di armi sono potenziali assassini d'impeto, quando la realtà, statistiche alla mano, dimostra esattamente il contrario e cioè che i possessori ed i cultori delle armi hanno rispetto degli oggetti che maneggiano e non ne fanno un uso scriteriato.

Rimane infine il modesto apporto morale creato da tutta la trasmissione di accoppiare ed identificare, come fatto anche dagli interventi degli ospiti, il legittimo possessore di armi con il possessore di armi illegali, questo si utilizzatore delle stesse, ma non certo come noi intendiamo nello statuto della nostra Associazione Utilizzatori Delle Armi.


Distinti saluti

Maurizio Piccolo

Il presidente AUDA

www.auda.it